Ah, la vanità! L’opinione comune vuole che sia un peccato mortale, una tentazione che gli uomini intelligenti farebbero bene a rifuggire! Ma se oggi sono diventato quello che sono, ossia un sobrio e rispettabilissimo uomo di potere, è a lei che debbo tutto.
Ebbene sì, a tutti voi che nella mia persona scorgete un magistero di equilibrio, a voi che vi sentite sollevati pensando che innumerevoli questioni delicate, dalle quali dipende la sorte del mondo in cui vivete, stanno ancorate nelle mie salde mani, io confesso che all’origine del mio successo non vi è nessuna vocazione al sacrificio, nessun senso del dovere nei confronti della comunità, ma soltanto un capriccio da vero narciso!